Quanti anni è rimasta ferma in un cassetto questa stilografica! Era stata acquistata ed usata da mio padre per buona parte degli anni ‘80 e ‘90, finché lo stantuffo (perché questo è il sistema di caricamento di questa penna) non si era bloccato. Poi l’oblio, fino a pochi mesi fa quando mi sono finalmente deciso a darle un’occhiata. È risultato subito chiaro come il suo più grosso problema fosse di natura «igienica»: è bastata una lavata approfondita ed una bella «ingrassata» al pistone con grasso siliconico per farla tornane in forma, ed anche un’ottima forma se posso dare già ora un giudizio. Decisamente mio padre non è persona da lavare le penne.

Caratteristiche fisiche

La M150 rappresenta una delle versioni dalle dimensioni più ridotte della iconica e storica linea di Pelikan. Come scrivevo prima è dotata di un sistema di ricarica a stantuffo, e di un pennino in acciaio dorato. L’elegante corpo nero con accenti anch’essi dorati è quanto di più classico si possa trovare.

Una volta rimosso il cappuccio a vite, si accede al pennino ed all’impugnatura. Subito al di sopra di questa, una comoda finestra semi-trasparente permette di monitorare la quantità residua di inchiostro. Si tratta di una caratteristica molto utile, dato che in questo tipo di penne non c’è alcun modo per poter facilmente accedere all’interno della stilografica per vedere, ad esempio, quanto inchiostro è rimasto.

Come dicevo prima, la Pelikan M150 è una stilografica piuttosto piccola: misura 12 cm chiusa, 11,5 cm aperta e 14,5 cm con il cappuccio calzato. Il mio esemplare risale all’inizio degli anni ‘80, ed è perciò marchiato «West Germany» sul cappuccio.

Il pennino fine scrive molto, molto bene. Liscio, scorrevole, e soprattutto dall’eccellente flusso. Provando questa M150 ho capito perché Pelikan ha realizzato la sua linea di di inchiostri 4001 in modo da essere molto conservativa come flusso: deve fare da «calmante» per queste stilografiche «abbondanti»!

Il tratto del pennino fine è bello largo, decisamente pari ad un medio giapponese, ma anche non molto dissimile dal medio della mia Kaweco AC Sport.

Se dopo tanti anni e tanti maltrattamenti questa Pelikan M150 va ancora che è una meraviglia, questo qualcosa ci dirà sulla qualità del prodotto. Dopo averla «restaurata», ho restituito questa stilografica a mio padre, anche perché non credo l’avrei usata molto. Per le mie mani è piuttosto sottile (anche più della Kaweco Sport!), ed è un po’ faticoso scrivere a lungo. Ma è decisamente e notevolmente un’ottima stilografica, da continuare a trattare con i guanti.