Pilot Iroshizuku Shin-Kai

Inchiostri
Thursday, 7 May 2015
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Formato: boccetta da 50 ml in vetro
Stilografica della prova: Pilot Custom Heritage 92 (M)
Carta: Leuchtturm1917, quaderno A5 (Muji, quaderno spirale A5 per la strisciata)

La linea di inchiostri Iroshizuku, prodotta da Pilot, è considerata su internet una delle migliori e più lussuose. Non mi azzardo, per limitate conoscenze, a dire che sia addirittura quella che ha sdoganato (per fortuna/purtroppo) il concetto stesso di inchiostro «superiore» (o addirittura semi-lussuoso), ma è possibile che sia così. Il concetto di inchiostro «premium» potrebbe forse sorprendere, del resto perché una persona dovrebbe spendere molti soldi per un inchiostro, quando potrebbe fare la stessa cosa con uno da pochi euro? Beh, è evidente come sia sbagliato sorprendersi di questa cosa, perché altrimenti bisognerebbe sorprendersi anche per il mercato di certe automobili, giusto per fare un esempio banale.

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Ma lasciando da parte queste considerazioni da due soldi, la linea Iroshizuku fa certamente di tutto per posizionarsi nella fascia alta, proponendo inchiostri dai nomi evocativi, dalle interessanti tonalità, e dal packaging ricercato. Lo Shin-Kai (mare profondo) è un blu-nero interessante e sufficientemente diverso dagli altri blu-nero per farsi notare. Intanto per la presenza di un riflesso rosso-ramato abbastanza visibile anche nella normale scrittura, poi per la sfumatura che va dall’azzurro spento al blu quasi nero. La lubrificazione ed il flusso sono ottimi, al livello della fama che accompagna questi inchiostri di Pilot.

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Come si sarà capito, dal basso della mia autorità ritengo Pilot Iroshizuku Shin-Kai un ottimo inchiostro. Personalmente come blu-nero mi piace, è il migliore tra quelli che ho avuto modo di provare, tuttavia sono rimasto un po’ deluso: probabilmente il tono delle recensioni che si trovano online hanno costruito un po’ troppo hype attorno a questo prodotto, e quindi magari mi aspettavo, che ne so, fuochi artificiali.

E per finire, la domanda forse più ovvia: vale la pena di comprare un Iroshizuku al prezzo pieno con cui viene venduto in «occidente»? Si tratta ovviamente di una valutazione personale, ma la mia personalissima risposta è no. È un ottimo prodotto, ma chiaramente gonfiato di prezzo. Tanto più vero quando lo si può trovare su eBay spedito dal Giappone a meno della metà del prezzo, spedizione compresa (o periodicamente su Amazon).

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