Sailor Nano Kiwa Guro

Inchiostri
Wednesday, 10 June 2015
img

Formato: boccetta da 50 ml in vetro
Stilografica della prova: Lamy Safari (F)
Carta: Muji, quaderno spirale A5

Nella categoria degli inchiostri un po’ «speciali», Kiwa Guro entra certamente a buon diritto. Non sono un esperto né un chimico, ma da quello che ho capito i normali inchiostri sono composti principalmente da acqua e coloranti, più altri additivi, mentre Kiwa Guro prende il suo nero da dei pigmenti (nano pigmenti, dice Sailor). Il risultato è un inchiostro molto resistente all’acqua, in quanto i pigmenti non sono solubili.

Questa caratteristica rende Kiwa Guro un ottimo prodotto per chi teme di bagnare i propri scritti, e di perdere quindi il proprio lavoro. Il colore è un nero molto pieno, coprente e profondo, ma che si asciuga opaco (mentre altri inchiostri neri a base di coloranti come Aurora Black sono generalmente lucidi) e dall’aspetto un poco argentato. Volendo fare un paragone azzardato, Kiwa Guro riflette la luce un po’ come la grafite (pur essendo nero e non grigio).

image

Flusso e lubrificazione dell’inchiostro sono al top, così come la veloce asciugatura e l’assenza su praticamente qualsiasi carta di spiumaggio e trapassamento. L’unica cosa un po’ antipatica di Kiwa Guro è che mi da l’impressione di essere piuttosto vischioso, o di avere una tensione superficiale molto elevata (relativamente ad altri inchiostri, quantomeno). Capita infatti che in alcuni converter l’inchiostro non «scenda» a contatto con l’alimentatore, rimanendosene «attaccato» dall’altra parte, e necessitando di uno scossone per muoversi. Un converter con un piccolo agitatore all’interno basta a risolvere il problema, comunque.

image

Come si vede da questa immagine, Kiwa Guro è molto coprente, e non si vede alcuna differenza tra le aree da uno, due o tre passaggi.

Se vi piace l’aspetto un po’ curioso di questo nero, oppure avete bisogno di un inchiostro più resistente del normale, allora Sailor Kiwa Guro è veramente un’ottima scelta. L’unico suggerimento è quello di tenere in attività la stilografica, senza abbandonarla per lunghi periodi, ed anche di lavarla più frequentemente del solito. Personalmente nella mia Safari non ho avuto nessun problema anche a lasciarla ferma qualche giorno, comunque considerando la natura un po’ particolare dell’inchiostro, qualche attenzione in più è consigliata.

Purtroppo i commenti non sono disponibili in questa versione archiviata.