Sailor Jentle Yama-Dori

Inchiostri
Friday, 20 February 2015
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Formato: boccetta da 50 ml in vetro con cono per il riempimento
Stilografica della prova: TWSBI Diamond 580 (M)
Carta: Muji, quaderno spirale A5

Quando qualche settimana fa ho pubblicato la classifica degli inchiostri del 2014, ho scritto che alcune new entry avrebbero potuto scombussolare la classifica già all’inizio del 2015. Ebbene, questa è una di tali new entry.

Sailor è una casa giapponese che produce sia stilografiche dall’ottima fama (ma che non ho mai provato), che inchiostri dall’ottima fama. Ovvio quindi che ad un certo punto abbia voluto intingervi anche io il naso, anzi la stilografica. Al momento questo è il mio inchiostro più «premium» dal punto di vista del prezzo, ma fortunatamente questo è un prodotto a dir poco meraviglioso (in proporzione al fatto che è un inchiostro, ovvio).

Gli inchiostri Sailor si presentano dentro ad una boccetta di vetro dalla curiosa forma bassa e larga. Sarebbe decisamente un formato poco ideale al riempimento di una penna, se non fosse che nella larga apertura si trova un piccolo cono rovesciato in plastica. Questo cono si riempie d’inchiostro quando la boccetta viene rovesciata (con il tappo avvitato, mi raccomando!), in modo tale da rendere agevole il riempimento anche quando il calamaio non è più completamente pieno.

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Il colore di Yama-Dori viene definito teal dagli anglosassoni, o foglia di tè in italiano. Sailor lo definisce «fagiano ramato», che è la traduzione di Yama-Dori dal giapponese. In pratica è un verde-blu, e secondo me è un colore bellissimo. Con la giusta penna e carta, poi, Yama-Dori presenta un notevolissimo riflesso rosso (sheen) davvero particolare. Ma anche nel caso non apparisse il riflesso (cosa abbastanza improbabile), rimarrebbe un inchiostro con una bella sfumatura che, in alcuni punti, partirebbe dal verde scuro per arrivare quasi all’azzurro.

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E l’esperienza si scrittura? A dir poco ottima. Yama-Dori è l’inchiostro più lubrificato e dal miglior flusso che abbia fin’ora incontrato. Fa letteralmente scivolare il pennino sulla carta. Se bagnato, non è molto resistente all’acqua, ma rimane comunque leggibile, il che può interessare alcuni (non me).

Sailor Yama-Dori non è riuscito ad entrare nella mia classifica del 2014 solo perché lo possedevo da troppo poco tempo per farmene un’idea precisa, ma ora è senza dubbio tra i miei preferiti. All’inizio ero anche un po’ dubbioso sulla tonalità di colore, era un po’ una novità per me scrivere in «foglie di tè», ma ora davvero non ne faccio più a meno. È abbastanza come endorsement e consiglio per gli acquisti? Costa un po’, ma secondo me ne vale di più.

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