Parker Jotter 125th penna a sfera e gel

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Thursday, 12 February 2015
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Probabilmente molte persone avranno impugnato, in un qualche momento della loro vita, una di queste penne. Del resto si tratta di un modello decisamente iconico, in vendita dal 1954 con solo piccole modifiche al design. Fin dalla nascita è disponibile in vari colori, ed è attualmente sul mercato in una versione con il corpo in plastica e metallo ed una interamente in metallo. In questa recensione potete vedere la versione commemorativa per il 125° anniversario di Parker (insieme ad un’altra intrusa più vecchia, ma anch’essa interamente in metallo).

La Jotter è lunga poco meno di 13 centimetri, ed è piuttosto sottile, con un profilo rastremato che si assottiglia gradualmente verso la punta. La parte superiore cromata presenta una clip nella tradizionale forma a freccia di Parker, il pulsante di scatto per far fuoriuscire la punta e, nel caso di questa edizione, un motivo decorativo. Opposta alla clip è presente il logo di Parker con l’indicazione «125 years». La parte inferiore, di metallo in questa versione ma di plastica in quella di base, è finita con una leggera spazzolatura. All’interno è ospitata una ricarica a sfera, con inchiostro blu, nel diffuso formato «Parker» (how appropriate!).

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Come dicevo prima, la Jotter è una penna sottile: le mie dita si toccano le une con le altre quando la impugno, tuttavia non l’ho mai considerata una penna scomoda, anzi il contrario. Ricordo anche di averne molto usata una «rubata» a mio padre, quando andavo ancora a scuola. Forse alle medie. Ok, irrilevante, proseguiamo… Mi è sempre piaciuta usarla, ad ogni modo. E mi piace anche la forma così allungata.

La ricarica a sfera che normalmente si trova in commercio, ed è anche inclusa nell’acquisto di questa Parker, è decente: offre una buona scorrevolezza ed un tratto abbastanza fine ed uniforme. Tuttavia, oltre ad accettare qualsiasi ricarica nel suddetto formato Parker, che è molto diffuso, è degno di nota il refill a gel prodotto da Parker stessa. Li vedete entrambi in azione nella prova di scrittura in fondo al post. È un refill che consiglio, in quanto offre, secondo me, una esperienza di scrittura nettamente superiore alla sfera. Unico difetto, per alcuni, potrebbe essere il tratto forse un po’ grosso.

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Credo che la Parker Jotter sia una ottima penna «classica», e la sua longevità certamente lo dimostra. Ancora meglio se usata con le ricariche a gel. È robusta, ben costruita per il suo costo relativamente basso (circa 10 euro nella versione base), ed è sempre pronta a scattare quando c’è bisogno di scrivere qualcosa senza stare a perdere tanto tempo. Perfetta da portare con sé tutti i giorni e non dover piangere troppo nel caso si rovini o si perda.

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