Lamy Studio Brushed

Stilografiche
Tuesday, 20 September 2016
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La Lamy Studio è una stilografica di fascia media del produttore di Heidelberg, in Germania. È una penna alimentata tramite cartucce o converter per l’inchiostro, ed è generalmente dotata di un pennino Lamy Z50 in acciaio (lo stesso usato dalle Lamy Safari ed Al-Star, giusto per nominare due delle penne più famose di Lamy). Alcune versioni della Studio vengono anche offerte con un pennino in oro.

La versione «brushed steel» che vi presento in questo post si caratterizza per la superficie in acciaio satinato, e si differenzia dalle altre versioni per l’impugnatura in plastica gommata, anziché in metallo lucido. Per me questo è stato un fattore decisivo nella scelta di questa versione particolare della Studio: conoscendo il mio tipo d’impugnatura, sapevo che la versione in metallo sarebbe stata terribile, mentre devo dire di trovarmi piuttosto bene con il mio materiale plastico. E poi credo che crei un bel contrasto con la superficie argentata del resto della stilografica.

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La Lamy Studio ha un cappuccio fermato a scatto, che può essere calzato sul retro durante la scrittura. Purtroppo trovo il bordo del cappuccio un po’ tagliente, per cui potrebbe essere fastidioso durante la scrittura. Ad ogni modo, la Studio non è una stilografica che mi viene da usare con il cappuccio calzato: è già lunga e bilanciata anche senza (anzi, forse leggermente sbilanciata indietro anche così, ma poco poco).

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Parlando di cappuccio, una volta chiusa la penna, anche se la chiusura è del tutto sicura, il cappuccio continua ad avere un po’ di gioco laterale. Anche questa è forse un po’ una piccolezza, ma dispiace vedere questi piccoli difetti (di progettazione o di fabbricazione che siano) su di una penna così moderna ed elegante. Perché personalmente amo tutti gli aspetti del design della Studio, a partire dalla particolare clip a forma di remo.

Il pennino, come dicevo in apertura di recensione, è il classico Z50 di Lamy, dalla forma molto semplice, ma con il vantaggio di essere facilmente sostituibile e disponibile in «gradazioni» da extra-fine a stub 1,9 mm. Purtroppo anche con questi pennini, dal punto di vista qualitativo, sono un po’ variabili, con alcuni pennini ottimi, ed altri decisamente meno. Per fortuma, come dicevo prima, con pochi euro sono facilmente sostituibili, ma anche questo è un problema. Ad esempio, il medio che vedete in fondo nella prova di scrittura non è quello che era in dotazione originariamente con la mia Studio, l’ho messo io per sostituire quello fornito che aveva problemi di flusso e di scarsa scorrevolezza.

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In definitiva, la Lamy Studio è una stilografica dal design a mio avviso molto accattivamente, e dalla costruzione comoda per la scrittura. Tuttavia una serie di piccoli difetti ed apparenti problemi di controllo qualità rendono un po’ meno alletante un prodotto che a mio avviso rimane comunque degno di essere acquistato, soprattutto perché è così bella!

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