Formato: boccetta 30 ml in plastica
Stilografica della prova: Lamy Vista (M)
Carta: Muji, quaderno spirale A5

Auguri di un Felice 2015! Cominciamo l’anno nuovo proseguendo dove avevamo lasciato quello vecchio, ovvero con la seconda recensione di un inchiostro Diamine in sequenza. Del resto questa azienda ha un catalogo così ampio di colori, che non rimane altro che l’imbarazzo della scelta! Così, dopo che l’ultima recensione si è occupata di un bellissimo blu, il Midnight, ci spostiamo rapidamente nello spettro per arrivare ad un altro mio preferito nella produzione Diamine, ovvero, come dice per l’appunto il titolo, al Syrah.

Il Syrah, come certamente saprete, è un vitigno probabilmente originario dell’antica Persia (oggi Iran), ed è per questa origine enologica del nome che ci troviamo di fronte ad un bel color «vinaccia». Prego anche notare quante parole ho impiegato per esprimere questa semplice informazione.

Chi mi conosce sa che sono un po’ nel mio «periodo vinaccia» per quello che riguarda l’abbigliamento, ad esempio. Guardate ad esempio la mia camicia nella home page del sito, ad esempio (finché non cambierò foto, ovviamente)! Non vi sorprenderà perciò sapere che questo Syrah mi piace davvero molto.

La stilografica che ho usato per la prova non è molto abbondante come flusso, per cui gli esempi scritti sono un po’ più chiari di quanto apparirebbero con una penna un po’ più di «manica larga», ma in entrambi i casi Syrah rimane un colore a mio parere molto interessante. Si fa vedere, ma non è chiassoso o aggressivo.

Questo per quello che riguarda il colore e quanto mi piace. Parlando invece di proprietà, ci troviamo di fronte ad un altro buon Diamine, forse un po’ più conservativo per quello che riguarda il flusso. Piacevole la sfumatura (che non si vede tanto nelle immagini per via della Lamy di cui dicevo sopra), ed è da notare la presenza di un leggero riflesso dorato/verde, ma limitato a piccole zone dove si posa molto inchiostro.