Formato: boccetta 30 ml in plastica
Stilografica della prova: Tombow Object (F)
Carta: Muji, quaderno spirale A5
Questo inchiostro fa parte del gruppo dei miei primi acquisti insieme allo Sherwood Green, sempre di Diamine. Ma se con quest’ultimo ebbi notevole fortuna «sparando nel mucchio», con il Red Dragon non mi andò altrettanto bene. Sia chiaro, come inchiostro è ottimo, soltanto che non riscontra il mio gradimento come colore.
Questa volta siamo di fronte ad un rosso saturo, un po’ scuro. Visto il nome lo definiremo «rosso drago cinese», qualunque cosa questo significhi. L’inchiostro scende dalla penna con un buon flusso e lubrificazione, in linea con molti dei prodotti Diamine che ho provato, e lascia sulla carta un segno piuttosto piatto, senza sfumatura, né spento né acceso, senza profondità. Se vi piace una bella riga piena, che sembra quasi una mano di vernice a smalto sulla carta, allora il Red Dragon è quello che fa per voi. Personalmente, tutte le volte che lo guardo, penso: «bello, ma non mi piace». So che ha parecchi estimatori online, ma non fa per me, mi stanca subito.
Nell’esempio scritto male seguente, quello che potrebbe apparire come un segno di riflesso (sheen), guardando ad esempio la prova con tre passaggi di cotton fioc, in realtà è una notevole esagerazione dello scanner. C’è effettivamente una tonalità più scura, quasi verdacea, ma è molto meno visibile di come appare nell’immagine seguente, e soprattutto è completamente opaca e non riflette la luce.
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