Formato: boccetta 30 ml in plastica
Stilografica della prova: Pilot Prera (M)
Carta: Muji, quaderno spirale A5

Si può recensire un inchiostro? Certo, come qualunque bene di consumo, e se cercate su internet troverete un bel po’ di esempi. Questa è la prima volta che mi cimento in questo campo, per cui perdonerete le mie incertezze, anche perché i gusti sui colori sono ovviamente molto personali. Ma veniamo all’oggetto di questo post.

Lo Sherwood Green è un prodotto della società inglese Diamine, azienda storica nel campo degli inchiostri, che offre un catalogo sterminato di più di 100 colori diversi nella sola gamma per stilografica. Esatto, più di 100 colori. Avreste mai pensato che ci potesse essere così tanta possibilità di scelta sul proprio colore di scrittura? Io no, fino a qualche tempo fa! Tant’è che quando ho voluto scegliere due colori da cui partire nelle esplorazioni, ho fatto veramente molta fatica a decidermi, ma quando ho deciso, uno dei due era appunto questo Sherwood Green. Un’ottima scelta.

Il colore è un bel verde scuro saturo, senza altre tonalità «infiltrate», se escludiamo un accentuato riflesso rosso (sheen) visibile nelle giuste condizioni di luce laddove si è depositata una quantità maggiore di inchiostro (potete vedere l’effetto nelle immagini sopra e sotto). Trovo questo effetto molto bello. Non sembra il verde di una foresta nordica un po’ magica? Le altre caratteristiche sono tutte molto buone: l’inchiostro fluisce bene ed è giustamente lubrificato, assicurando una scrittura piacevole. Il colore scuro non stanca gli occhi, e permette di usare Sherwood Green quotidianamente. Inoltre il prezzo è un bonus, pochi euro davvero per una boccetta da 30 ml (come quella nella foto di apertura) o 80 ml.

Se vi stuzzica l’idea di scrivere in verde scuro, non posso che consigliarvi questo spettacolo.

Segue prova scritta male, ma digitalizzata in po’ meglio dell’ultima volta. Come dice il foglio stesso, il punteggio è inutile, ma comunque 7 è troppo poco. Si merita almento un 8 se non un 9!