Confronto tra refill tipo Parker/G2

Altre Penne
Tuesday, 22 September 2015
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Il formato di ricariche Parker/G2 è un tipo di refill molto diffuso, che può essere trovato in tantissime penne a sfera o gel. Sviluppato inizialmente da Parker (e presente ad esempio nella Jotter), è poi diventato standard ISO con il nome G2, che non è da confondere con le comuni penne Pilot G2, che usano ricariche differenti.

Vista la diffusione del formato Parker/G2, ho raccolto e provato quattro diverse ricariche: due con punta a sfera (ed inchiostro «ibrido», dice il marketing), e due con inchiostro gel. Ecco che cosa ho trovato.

Quattro ricariche sono soltanto una piccola selezione dei molti prodotti che vengono venduti con questo formato. Per farvi un’idea dell’offerta, guardate ad esempio questa lista su CultPens. La carta di tutte le prove è Fabriano EcoQua 85 g/m².
I campioni di scrittura sono stati scritti sullo stesso foglio e scannerizzati in un’unica passata, per cui l’aspetto finale delle immagini è confrontabile.

Parker Quinkflow

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È il refill standard che troverete nella Jotter, ed è facile da reperire nelle cartolerie. Offre un tratto molto costante, per essere una sfera, ma è anche quello dal colore più pallido tra le ricariche che ho provato. Lo scorrimento in alcune direzioni del tratto non è liscio come nelle altre, sembra un po’ «ruvido».

Schmidt EasyFlow 9000M

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Il mio esemplare è marchiato Diplomat, ma è al 100% uno Schmidt EasyFlow. È davvero incredibilmente scorrevole per una penna a sfera, ed offre anche un colore intenso e leggibile. Purtroppo il tratto non è del tutto uniforme, c’è qualche punto dove c’è più bianco che blu, ma in generale non sono per nulla zone estese, e non è un grosso problema anche perché migliora dopo un po’ di uso.

Private Reserve Ink Gel

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Essendo un blu-nero, questo refill è quello che ovviamente lascia il tratto più leggibile e con maggiore contrasto. Un altro aspetto positivo è che offre anche un’ottima uniformità e copertura (se fosse un inchiostro per stilografica direi che ha un ottimo flusso). Anche questo refill è un po’ «ruvido», non liscio come sul vetro. Rimane comunque piacevole da utilizzare.

Parker Gel .7

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Un bel blu intenso e molto brillante. Escludendo per ovvie ragioni il blu-nero qui sopra, questo è il blu più puro tra quelli provati, in quanto gli altri refill mostrano una componente viola nel colore. È molto scorrevole, ma ogni tanto «salta», soprattutto nei tratti dal basso verso l’alto (vedi le «s» nell’immagine seguente).

Conclusione

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Tra questi quattro refill, non ce n’è uno che ha «spuntato tutte le caselle», ma del resto bisogna dire che sono tutti piuttosto buoni. Quello che mi è piaciuto di meno è il Parker Quinkflow, principalmente a causa del colore un po’ troppo pallido. Dopodiché, una volta scelto tra sfera e gel in base a proprie eventuali esigenze, le opzioni sono tutte piuttosto buone, e la vera differenza la fanno la facilità di reperimento sul mercato e l’offerta di colori alternativi.
Se però devo comunque esprimere un parere personale, Schmidt per la sfera e Private Reserve per il gel.

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