Waterman Hémisphère roller

Altre Penne
Wednesday, 10 December 2014
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Questa sezione del mio sito si chiama «Le penne dell’Informatico», e non «Le stilografiche dell’Informatico». Per cui, benché preferisca quasi sempre l’uso delle stilografiche, credo sia finalmente venuto il momento di cambiare il «tipo di inchiostro», ma non il fine, che è sempre quello di scrivere bene. Inizio l’esplorazione di questa nuova categoria con la presente Waterman Hémisphère, un roller dall’aspetto molto elegante che ho «preso in prestito» (adesso si dice così) da mio padre. Che a sua volta l’aveva ricevuta in regalo credo da qualche rappresentante… D’accordo, tutto ciò sarà anche pittoresco, ma non è molto interessante; veniamo alla penna.

L’Hémisphère è una penna dalla linea affusolata ed elegante (opinione soggettiva, ovviamente), non molto grossa. Il corpo è tutto in metallo, e nella mia versione è di un blu profondo e metallizzato, che trovo molto bello. Le finiture sono argentate, e molto caratteristica è l’estremità del cappuccio che termina con una particolare forma ad angolo. Ma su questa particolarità lascio parlare direttamente le immagini, che la presenteranno sicuramente meglio di quanto io non sia in grado di descriverla. Sono tra l’altro convinto, abbastanza irrazionalmente, lo so, che il nome Hémisphère derivi proprio da questa scelta di design. Il cappuccio è fissato a scatto in maniera molto ferma, e può essere calzato sul fusto durante la scrittura, anche se così la penna risulta un po’ troppo sbilanciata indietro, secondo me.

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Una volta aperta la Waterman Hémisphère, troviamo una sezione (o impugnatura) in plastica nera che, secondo me, è il più grave difetto di questo roller. Intanto, già dall’aspetto, da’ la sensazione di una realizzazione economica, che contrasta con la qualità generalmente più elevata del resto della penna. Sembra un pezzo di plastica malamente fuso dentro uno stampo, e sono ben visibili (oltre che facilmente identificabili al tatto), due righe longitudinali tra di loro opposte, quasi come se la sezione fosse stata «incollata» a partire da due metà della stessa. Durante la scrittura l’impugnatura diventa estremamente scivolosa, tanto che non riesco mai ad impugnare un po’ alta la penna per più di qualche parola. Il risultato è un’esperienza di scrittura piuttosto spiacevole.

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Parlando di scrittura, non sono rimasto molto piacevolmente impressionato dal refill Waterman fine blu. Si tratta di una ricarica nuova, e che tuttavia non è masi stata in grado di lasciare una linea piena ed uniforme, soprattutto su carta liscia. Per fortuna il refill è di un formato abbastanza standard, per cui è facile trovare molto altri tipi di ricambi con qualità differenti.

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Sulla Waterman Hémisphère mi trovo in definitiva a dover dire: penna molto bella (sempre un parere personale) e ben costruita fuori, ma peccato per quella sezione così spiacevole da usare. Fosse stato maggiormente curato questo aspetto a mio avviso fondamentale, avrei potuto consigliarla a chi fosse stato in cerca di un rollerball resistente ed elegante. Ma così, con quella sezione… peccato davvero. Per completezza segnalo comunque che Waterman ha presentato una nuova versone di questa penna, che non ho mai visto, che potrebbe aver risolto questa problematica. Nel caso vi consiglio di provarla personalmente, come del resto è sempre una buona idea fare, al di là del mio parere.

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