La Loom è una stilografica con un design contemporaneo che si ama o si odia. Io in realtà sono ancora indeciso, ma scrive così bene che il design tende ad essere quasi irrilevante. Ci penserò. Ma ora procediamo con un po’ più di ordine.

Caratteristiche fisiche

L’aspetto generale è sicuramente caratteristico ed originale rispetto alla stragrande maggioranza dei prodotti in commercio. Ad una estremità, la penna presenta un corpo in metallo dallo spessore costante che termina con un taglio piatto (o quasi, c’è una leggera rientranza). Dall’altro lato il cappuccio in plastica è realizzato con un profilo un po’ «bulboso», ed è completato da una clip lucente e con una forma che non saprei bene come definire. Ma se da una parte lo stile potrebbe non convincere tutti, la Faber-Castell Loom è sicuramente una delle migliori stilografiche con cui abbia mai scritto, e venduta ad un prezzo non eccessivo, tra l’altro. È disponibile in diverse finiture (liscia, o satinata come nel mio caso) e colori.

L’impugnatura è anch’essa particolare: è realizzata con una semplice rastrematura verso il pennino, corredata da alcune linee in leggero rilievo che dovrebbero aiutare a non far scivolare la mano. Tornerò più avanti sull’uso della parola «dovrebbero». Come scrivevo prima, il corpo della Loom è in metallo (immagino alluminio), ed è piuttosto grosso. Questo, oltre a dare un’ottima sensazione di solidità, rende anche la penna «di un certo peso», che per la precisione ammonta a 35 grammi con il cappuccio e l’inchiostro nel converter. Il sistema di caricamento dell’inchiostro è a cartucce o a converter, entrambi standard internazionali. Purtroppo il converter non è incluso nell’acquisto. Il pennino è in acciaio, e presenta una originale decorazione sulla superficie.

In uso

Visto che accennavo al pennino, tanto vale affrontare subito l’argomento di come si comporta una volta all’opera. Forse mi è già scappata qualche parola qua o là, ma questa stilografica scrive che è uno spettacolo. Il pennino è super liscio e con un ottimo flusso pur senza essere eccessivo, ma soprattutto le prestazioni sono assolutamente costanti anche dopo lunga scrittura. È un pennino in acciaio, ma scrive come se costasse cinque volte tanto.

L’unica cosa che un po’ mi dispiace della Faber-Castell Loom, dal punto di vista della scrittura, è l’impugnatura. La mia personale sensazione è che le lineette, che dovrebbero impedire lo scivolamento delle dita, non siano sufficienti a contrastare la forma essenzialmente svantaggiosa dell’impugnatura stessa, per cui la mia mano scivola spesso, soprattutto quando è molto secca.

Ma, a parte i miei personali dubbi sull’impugnatura (leggendo online altre persone non hanno questo problema), la Faber-Castell Loom è un prodotto che dal punto di vista del rapporto prezzo/qualità, a mio parere, dà filo da torcere anche alle fascie di mercato superiori. Se vi piace l’aspetto, è una stilografica che non potrò mai consigliare abbastanza.