Le penne dell’informatico

Varie
Sunday, 13 July 2014
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Questo è il mio secondo tentativo di iniziare una serie di post, qui su questo mio simil-blog, su di un argomento che in questi ultimi mesi ho riscoperto dopo tanto tempo, e cioè la scrittura analogica (se così si può definire) e gli strumenti ad essa dedicati. In altre parole penne varie (principalmente stilografiche), inchiostri, carte e tutto ciò che fa scrittura. Non starò a spiegare perché desideri scrivere di questo argomento: quando ad una persona interessa qualcosa generalmente la comunica, anche se, come il sottoscritto, non si sente un esperto oppure non ha l’arte della calligrafia (descrizione che anche in questo casi ben mi si addice). Prima di cominciare, un po’ di «storia» autobiografica.

Fin da quando ero bambino, tutte le volte che mi capita di entrare in una cartoleria, vorrei uscire dopo aver comperato tutto. Gli strumenti di scrittura e simili mi hanno sempre molto incuriosito ed affascinato, così come mi affascinava la stilografica che vedevo sempre in mano a mio padre fino a qualche anno fa (poi è stato traviato da forze oscure ed ha smesso di usarla). Per questi motivi non ci misi molto, mentre frequentavo le elementari, a farmi regalare una prima stilografica. Al liceo ne feci un gran uso, e comperai autonomamente la mia prima penna, una Tombow Object che possiedo e funziona tutt’ora (sebbene sia piuttosto ammaccata). Per un certo periodo in classe facemmo anche un gruppetto «hardcore» di tre o quattro utilizzatori di stilografica, eravamo troppo avanti! Arrivati però all’università, la mia pigrizia ed alcuni problemi alla stilografica che pigramente rifiutavo di risolvere con lo scatto di reni necessario per cercarne un’altra, mi portarono ad abbandonare lentamente questo sistema di scrittura, fino a sporadici utilizzi.

Come mi è tornato l’interesse? Sembrerà incredibile, ma devo ringraziare una famosa catena italiana di librerie, che un bel giorno ha deciso di far comparire un bell’espositore Lamy nei suoi negozi. All’eccellente costo di una Safari, come non ritentare la via della stilografica? Inutile dire che sono stato subito riconquistato (e comunque è una passione meno costosa di quella degli orologi).

Eccomi quindi qui, con qualche penna ed esperienza in più, a mettere giù qualche impressione sulle cose che ho avuto modo di provare. Non sono certamente un esperto del campo, ma spero lo stesso che qualcuno possa trovare utili le cose che scriverò nelle prossime settimane (mesi?). Comincerò con la penna entry level che tutti consigliano, e che anche per me ha avuto il ruolo di farmi riscoprire la stilografica, ovvero la già citata Lamy Safari. A presto!

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