La stilografica che mi accingo a recensire è la mia seconda Namisu. Alcuni mesi fa, infatti, è stato il turno della Nexus, mentre oggi vi parlerò della nuova proposta degli stessi produttori, ovvero della Nova. Entrambe le penne sono nate da una campagna di successo su Kickstarter, e sono realizzate in alluminio o titanio. Dal punto di vista estetico, le due stilografiche sono invece decisamente diverse, con la Nova che in diversi dettagli dimostra chiaramente una maggiore maturità stilistica e tecnica rispetto alla Nexus.

Aspetto fisico

La Namisu Nova è proposta in tre varianti per quello che riguarda il corpo della penna: titanio, alluminio satinato grigio o alluminio satinato nero. Avendo già avuto la Nexus in titanio, questa volta ho optato per l’alluminio nero.

La Nova è realizzata con un corpo affusolato, più grosso nel punto in cui inizia cappuccio, e via via più sottile fino a quando termina bruscamente in due estremità appuntite (ma in maniera tale da non essere pericolose). È una forma che mi piace molto, e che ricorda quella di alcune lussuose stilografiche giapponesi.

Il cappuccio è fermato a vite, e la qualità di questa vite rappresenta uno dei più marcati miglioramenti tecnici rispetto alla Nexus. Ora infatti, non solo la vite è molto più corta di quella effettivamente un po’ troppo lunga della Nexus, ma l’azione di apertura è chiusura è notevolmente più liscia e rifinita.

Una volta tolto il cappuccio si accede alla lunga impugnatura, che misura più di 2 cm. Questa ha una forma rastremata verso il pennino, ed è anch’essa di alluminio satinato. Non è presente una clip, ed anche per questo la Nova è una stilografica che ama rotolare sul (e dal) tavolo.

Il pennino

Come per la Nexus, anche i pennini della Nova sono stati prodotti in Germania da Peter Bock. Io ho scelto un medio in acciaio con finitura nera (molto bello, a mio parere), ma era possibile scegliere anche pennini in titanio ed in oro, oltre che in acciaio grigio lucido.

I pennini della Nova sono compatibili con quelli della Nexus, ed infatti credo che presto lo sostituirò con quello in titanio che ho già. Questo perché, nonostante il pennino che ho preso con la Nova sia di buona qualità e scriva bene, offre un po’ troppo feedback per i miei gusti. Se non ne avessi provati di migliori sarebbe completamente accettabile, anche come tenuta del flusso in caso di lunghe sessioni di scrittura (anche se come flusso è abbastanza mediocre), ma perché limitarsi ad un pennino ok quando se ne possiede uno molto più divertente da usare?

In conclusione

Preferenze di pennino a parte, la Namisu Nova è una stilografica costruita egregiamente, super-minimalista, e molto piacevole da utilizzare. Inizialmente ero un po’ preoccupato dalla forma dell’impugnatura, memore della mia esperienza con la Faber-Castell Loom che ne ha una simile, ma devo dire che qui sulla Nova non mi ha dato nessun tipo di problema. Complimenti a Namisu per i progressi fatti con questa ottima stilografica.

Ora che la campagna Kickstarter è conclusa, la penna dovrebbe essere acquistabile direttamente dal sito web di Namisu.

(Gran bel libro, lo consiglio caldamente.)