Formato: boccetta 30 ml in vetro
Stilografica della prova: Lamy Vista (M)
Carta: Muji, quaderno spirale A5
Blu-nero… una classificazione che ho sempre trovato curiosa, che non so se esista al di fuori del mondo degli strumenti di scrittura, e che comunque ogni casa produttrice di inchiostri sembra interpretare con un po’ di licenza (allo stesso modo di quanto accada con il «seppia»). Questo Pelikan 4001 è quasi un caso limite, perché di blu non ce n’è quasi per nulla! Ci vuole una bella fantasia per vedere del blu in questo grigio anche un po’ pallido. OK, ad essere onesti un po’ di blu c’è (però meno di quanto non appaia in foto), ma tanto quanto ce ne possa essere in un grigio «freddo» anziché «caldo».
Scale di grigio a parte, ciò che più caratterizza questo blue-black è la fatica. È il primo inchiostro così poco lubrificato da farmi fare letteralmente fatica a scrivere. Nemmeno il Rohrer & Klingner Salix, che pure è strano forte in quanto a lubrificazione, mi aveva fatto questa impressione. Senza contare che il Salix, a mio parere, vince a tavolino per quello che riguarda il colore.
In definitiva sono rimasto piuttosto deluso da questo inchiostro. Mi aspettavo forse troppo, dopo aver letto certe recensioni online. Gli americani addirittura se lo fanno spedire dall’Europa, non essendo, questo particolare colore della gamma Pelikan 4001, in vendita negli Stati Uniti. Comunque sia non mi è piaciuto. Se non altro è economico e facilmente reperibile in Italia. Ma a qual pro, mi domando?
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