Namisu Nexus Titanium Deluxe

Stilografiche
Tuesday, 21 April 2015
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La storia di questa stilografica è un po’ particolare, e comincia parecchi mesi fa su Kickstarter, la più famosa piattaforma di crowdfunding dove si può contribuire alla nascita di prodotti e progetti imprenditoriali nuovi. Se dovessi investigare a ritroso come ho fatto a scoprire su Kickstarter il progetto per la creazione di una stilografica dal design minimale, non credo che approderei a qualche risultato. Fatto sta che sono stato subito catturato dal prodotto, ed in particolare la proposta di una sua versione realizzata quasi completamente in titanio, pennino compreso. Non c’era bisogno di altro per convincermi.

Alcuni mesi e qualche ritardo dopo (come è classico ed anche comprensibile nei progetti di crowdfunding) eccomi così a scrivere con la mia Nexus. È stata un po’ una scommessa, su Kickstarter ci sono anche «mele marce», ma sono più che felice di averla fatta.

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L’aspetto esteriore

La Nexus, da chiusa, si presenta come un unico pezzo di titanio, rastremato alle estremità e con alcuni anelli «scavati» sulla superficie. Non è visibile nessun segno di separazione tra le parti che compongono la stilografica: le linee di divisione tutte sono abilmente nascoste. Questa caratteristica contribuisce molto, a mio parere, all’aspetto minimalistico e moderno della stilografica. Se guardate sulla pagina della campagna Kickstarter, potete vedere nelle foto una versione preliminare in cui le divisioni erano molto più visibili. Ora l’aspetto è più pulito rispetto a quei primi prototipi.

La superficie è satinata e molto piacevole al tatto. Tra l’altro il titanio è un materiale che sembra «caldo» rispetto ad altri metalli (non è un buon conduttore di calore), e tenendo la penna in mano è una caratteristica che si nota. Il cappuccio a vite è piccolo, e non può essere calzato in maniera sicura sul fusto della Nexus durante la scrittura. Del resto, date le dimensioni e l’ottimo bilanciamento della stilografica, non è nemmeno una cosa consigliabile. Inoltre, sempre in una logica minimalista, non è presente la clip per fissare la penna a tasche, vestiti o quant’altro.

L’impugnatura, a filo con il fusto e scanalata, rimane fuori dal cappuccio quando la penna è chiusa. Nonostante la conformazione di questa parte possa comprensibilmente lasciare perplessi, non l’ho trovata particolarmente scomoda da utilizzare, a meno che non si scriva con una morsa mortale al posto di una presa rilassata.

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Infine, svitando il fusto al di sopra dell’impugnatura, troviamo lo spazio per le cartucce di inchiostro nel formato internazionale corto o lungo, oppure per un convertitore sempre nel formato internazionale. Nell’offerta Kickstarter ne era compreso uno di buona qualità, prodotto da Schmidt.

Il pennino in titanio

Il pennino si merita una sezione a parte. Con la Nexus era possibile scegliere tra un classico pennino in acciaio, oppure optare per quello in titanio. Io ovviamente ho scelto, per curiosità, il secondo. Entrambe le versioni di pennino, comunque, sono prodotte da Bock, uno dei più importanti produttori al mondo, basato in Germania. Il pennino della Nexus può essere rimosso e sostituito in un blocco unico insieme all’alimentatore semplicemente svitandolo dal corpo della stilografica. Si presenta di generose dimensioni, e il suo titanio satinato si accompagna molto bene all’aspetto generale della penna.

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In uso

Quando il pennino tocca la carta inizia il vero test. E… lo passa! Nulla da dire sul mio esemplare: è semplicemente favoloso! Sebbene in un certo qual modo dia la sensazione di frizione sulla pagina, e non sia quindi «liscio come il vetro», questo pennino scivola che è un piacere, lasciando una bella linea ricca di inchiostro e costante anche dopo una lunga scrittura. Insomma, veramente un ottimo flusso.

Il titanio è un materiale abbastanza flessibile (finché non decide che quel che è troppo è troppo, per cui occhio a non spingere molto), e ciò rende morbida ed «elastica» la scrittura. Basta infatti una leggera pressione (meno che sulla Pilot Custom Heritage 92) per allargare i rebbi del pennino, ed ottenere una buona variazione di tratto. Attenzione però a non esagerare, come scrivevo prima, i pennini in titanio sono molto più difficilmente riparabili.

Infine una piccola curiosità: su alcune carte il pennino suona leggermente durante la scrittura, come se cantasse!

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Le conclusioni, finalmente (questa è stata lunga)

Namisu Nexus è una corposa stilografica dall’aspetto sia industriale che moderno, e resistente come una trave di accia… titanio! Personalmente l’ho trovata ottima sotto tutti i punti di vista. Buona parte di questa valutazione è personale, ma quello che è certo è che si tratta di una stilografica costruita e rifinita molto bene, e curata anche nei piccoli particolari come il bilanciamento dei pesi.

Sono contento di aver partecipato alla campagna di Kickstarter, soprattutto perché mi ha permesso di avere un prodotto originale, in materiali difficilmente proposti sul mercato «normale», ad un ottimo prezzo. Ora che la campagna è finita, potete comprare Namisu Nexus sul sito ufficiale nella versione in alluminio o titanio. Spenderete un po’ più che su Kickstarter, ma se vi piace il design credo che valga ancora gli euro a cui viene proposta. Io di sicuro me la sto godendo molto!

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